La telefonata
L’avventura è cominciata con una telefonata ricevuta nel tardo pomeriggio, qualche giorno dopo la partecipazione alla Finale del Concorso Nazionale di Scienza e Gioventù: “Avreste piacere a presentare il vostro progetto alla World Water Week di Stoccolma?” Che domande… certo che sì! Inizia così, in maniera del tutto inaspettata, questo splendido viaggio che ci ha portato nella capitale svedese.
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Pochi giorni dopo iniziano i contatti con l’organizzatrice nazionale del Junior Water Prize, per pianificare al meglio il lavoro preparatorio a questo (nuovo) concorso. Primo compito: tradurre il lavoro presentato al Concorso Nazionale in inglese e condensarne il contenuto in sole venti pagine… impresa per nulla facile! Tutto questo, infatti, si è svolto mentre eravamo impegnati con i nostri esami di maturità del Liceo. L’aiuto e la competenza dell’organizzatrice nazionale, che abbiamo potuto incontrare di persona con le nostre famiglie, ci hanno sicuramente facilitato molto il compito
Gli ultimi preparativi e poi via…
Le fasi finali iniziano con le interviste online da parte della giuria del Junior Water Prize, che per noi sono fissate il 2 agosto. In cinque minuti spieghiamo il nostro progetto e nei dieci minuti seguenti rispondiamo alle domande degli esperti. Malgrado alcune domande siano abbastanza precise e anche provocatorie, ci sembra di avere fatto un buon lavoro. Verso la metà di agosto ci troviamo a San Gallo, presso una fondazione sponsor della Swiss Water Partnership. In mattinata svolgiamo una coaching session durante la quale riceviamo preziosi consigli per la presentazione che dovremo tenere a Stoccolma, al pomeriggio siamo liberi di visitare la città; molto apprezzata è la visita al complesso dell’abbazia e alla splendida biblioteca. Rientriamo in Ticino sotto una pioggia battente… ma finalmente in treno abbiamo tempo di scambiare qualche idea di persona, visto che, essendo uno a Berna, impegnato nel servizio civile, e l’altro in Ticino, in vacanza, i contatti avvenivano solo telefonicamente.
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Pochi giorni prima della partenza, fissata per il 26 di agosto, gli ultimi preparativi: ricerca degli ultimi elementi per il particolare outfit scelto per la cerimonia di chiusura, cottura degli immancabili biscotti alla Spirulina (forse la parte più facilmente apprezzabile del progetto 😊) e chiusura delle valigie… siamo pronti!
Partenza!
Venerdì in serata ci troviamo insieme alla nostra organizzatrice nazionale (che ci accompagnerà durante tutto il viaggio) all’aeroporto di Zurigo, ognuno proveniente da una parte diversa della Svizzera. Completiamo le varie formalità e saliamo sull’aereo… 40 minuti di attesa a causa di temporali sulla Germania… cominciamo bene! Finalmente decolliamo, stanchi morti ma felici. Arriviamo a Stoccolma a notte inoltrata, ritiriamo i bagagli e prendiamo la metropolitana che ci porta a poca distanza dal nostro hotel in centro. Dormiremo in camere con altri partecipanti al concorso, che al nostro arrivo dormono già… rimanderemo le presentazioni alla mattina seguente.
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La prima parte del soggiorno: lo StockH2Olm Festival
La mattina seguente ci alziamo piuttosto presto, facciamo colazione e andiamo nella hall dell’albergo a incontrare gli altri partecipanti, per dirigerci tutti insieme a questo festival aperto a tutta la popolazione. Conosciamo e stringiamo subito amicizia con altri team nazionali: l’Italia (con i quali possiamo finalmente parlare italiano, non solo inglese), la Spagna, il Messico, la Norvegia e molti altri. Siamo suddivisi in due gruppi, noi in mattinata svolgiamo un tour guidato della città. Non essendo mai stati a Stoccolma possiamo scoprire interessanti fatti riguardanti la storia di questa città, chiamata “la Venezia del Nord” a causa della sua edificazione su questa miriade di isolette circondate da acqua sia salmastra che dolce. Nel pomeriggio ritorniamo al festival, dove un filmato introduce il nostro lavoro e veniamo intervistati su un palco da un simpatico presentatore. Alla sera buona cena in compagnia a base di salmone (una costante per i prossimi giorni) e giochi per conoscersi meglio.
Il giorno seguente ritorniamo al festival e appendiamo i nostri poster nel capannone a noi riservato. La gente può venire e porre domande sui nostri progetti, ma abbiamo pure il tempo di visitare gli altri stand che presentano progetti riguardanti il mondo dell’acqua. Già in serata il grande caldo lascia il posto ad un freddo pungente, che nei giorni seguenti si trasforma in vero e proprio gelo! Con l’arrivo degli ultimi teams nazionali siamo finalmente al completo, il concorso vero e proprio può cominciare!
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Lo Stockholm Junior Water Prize
Al mattino del terzo giorno ci dirigiamo al Norra Latin, un palazzo in centro a Stoccolma dove si svolgono gli eventi legati alla World Water Week, una settimana durante la quale vengono discusse le tematiche riguardanti l’acqua, cercando di trovare soluzioni alle molteplici problematiche che l’utilizzo di questa importante risorsa pone. Disponiamo i nostri poster nella (strettissima) sala che ci ospiterà in queste due giornate. Gli ampi tavoli e spazi del Campus Est dell’USI sono ormai un ricordo lontano… A noi tocca il primo turno di interviste, saremo tra le prime nazioni a dover presentare il lavoro, nemmeno il tempo di sentire un po’ di ansia prima di cominciare. I quindici minuti a disposizione sembrano volare, i tre giudici pongono svariate domande sul progetto, in campi molto disparati tra loro. Al termine della presentazione siamo liberi e sollevati, ora dovremo attendere per il resto della giornata, mentre gli altri concorrenti verranno a loro volta visitati dalla giuria. Ascoltiamo qualche presentazione e andiamo poi a fare un giro del palazzo, alla scoperta della manifestazione e alla ricerca di gadgets… La giornata passa tutto sommato in fretta: prima della cena abbiamo anche del tempo libero che trascorriamo in città in compagnia di altri concorrenti, rischiando inoltre di restare rinchiusi in un supermercato dove eravamo entrati alla ricerca di un mazzo di carte. Per la cena ci spostiamo un po’ fuori città, in una sala da bowling, dove facciamo qualche tiro prima di addentare un hamburger… non sarà qualcosa di tipicamente svedese, ma anche così ci divertiamo in compagnia.
![Swiss_Junior_Water_Prize_7](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_7-e1666683281710.jpg)
![Swiss_Junior_Water_Prize_8](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_8.jpg)
La giornata seguente si apre con una visita ai laboratori di ricerca e sviluppo della Xylem,
un’azienda attiva nell’ambito del trattamento e della distribuzione delle acque. Durante il tour possiamo vedere diverse pompe in funzione, mentre un simpatico ingegnere si diverte ad inserire degli stracci al loro interno, per dimostrare l’innovativa tecnologia antibloccaggio da loro brevettata. Dopo un veloce pranzo ritorniamo all’hotel per prepararci alla cerimonia di premiazione. Ci era stato detto che sarebbe stato carino presentarsi alla cerimonia, alla quale sarà presente la Principessa Vittoria di Svezia, in abiti tradizionali: noi abbiamo optato per una camicia Edelweiss e una cintura con le mucche! Dopo esserci cambiati ci dirigiamo nuovamente al Norra Latin, dove per ben due volte dobbiamo simulare l’arrivo della principessa e la cerimonia di consegna dei premi… pensavamo in Svezia la gente fosse più aperta mentalmente e meno ossequiosa nel seguire i protocolli! Verso le 16:30 la Principessa Vittoria entra nel palazzo: tutti sull’attenti! Passa in rassegna tutte le postazioni per scattare una fotografia con ciascuna squadra nazionale presente, fermandosi volentieri a scambiare due chiacchiere con i partecipanti (per il disappunto di chi voleva la visita durasse il meno possibile).
![Swiss_Junior_Water_Prize_9](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_9.jpg)
![Swiss_Junior_Water_Prize_10](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_10.jpg)
Ma giunge il momento più atteso, la cerimonia finale: ogni nazione entra nel salone sventolando la propria bandiera, salutati nella propria lingua nazionale dalla presentatrice (noi siamo fortunati, riceviamo addirittura tre saluti…). Dopo i discorsi degli organizzatori del premio, di quelli della Water Week e degli sponsor vengono assegnati i premi: il premio del pubblico va alla concorrente degli Emirati Arabi Uniti, che partecipa online all’evento; il premio speciale della giuria va alla delegazione brasiliana, mentre il premio principale va alla rappresentante del Canada. Peccato, nulla di fatto, ma ci facciamo comunque coinvolgere nel delirio universale del momento musicale (che si trasforma presto in momento di danza) al termine della cerimonia. A seguire cena di gala, poi rientro in albergo e festa fino a notte inoltrata.
L’ultimo giorno (o forse no)
Molto provati dalla serata, il mattino dopo ci rechiamo tutti insieme a visitare l’Istituto Reale di Tecnologia di Stoccolma, dove possiamo visitare alcuni laboratori. Nel pomeriggio assistiamo ad una conferenza interattiva dedicata al tema “Empowering the Next Generation of Women Closing the Gender Gap”, dove abbiamo potuto interagire direttamente con alcuni relatori in tavole rotonde su vari temi connessi al tema principale. Visto il ritardo accumulato, ci dirigiamo di corsa allo Skansen, una sorta di museo Ballenberg in salsa svedese. Dopo un rapido tour ci ritroviamo tutti insieme per l’ultima cena del concorso, anche qui il menu è a base di hamburger. Visto il freddo, dopo i discorsi di congedo da parte degli organizzatori e i loro aiutanti, ci dirigiamo in albergo, dove anche questa sera si festeggia con partite a UNO, balli tradizionali e altri giochi. Arriva però il momento di salutare gli altri concorrenti, c’è chi infatti il mattino dovrà partire molto presto per rientrare a casa propria. Il momento è molto toccante, ci si scambiano saluti, abbracci, baci e account Instagram, con la speranza di mantenere i contatti a distanza. Il gruppo WhatsApp con tutti i partecipanti al concorso è ormai intasato di foto e messaggi di buon viaggio.
![Swiss_Junior_Water_Prize_13](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_13.jpg)
![Swiss_Junior_Water_Prize_14](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_14.jpg)
Noi però, il mattino seguente ce la prendiamo comoda, ci hanno infatti raggiunto dalla Svizzera i nostri genitori, che resteranno con noi a Stoccolma altri quattro giorni, durante i quali avremo l’opportunità di visitare più approfonditamente la città ed alcuni suoi musei. La possibilità di incontrare in una nuova città giovani ragazzi come noi è stata però il premio più grande, di più degli incontri con esperti ed addetti ai lavori interessati al progetto, perché con questi altri partecipanti si crea istantaneamente un legame, qualcosa di magico, duraturo, che chissà, in futuro forse ci porterà a rincontrarci, a scambiare idee, sogni, visioni…
![Swiss_Junior_Water_Prize_15](https://sjf.ch/wp-content/uploads/2022/10/Swiss_Junior_Water_Prize_15.jpg)